Mondiali 2020, si fa sempre più forte la candidatura di Varese: anche il comune appoggia l’idea

Tra le tante opzioni uscite nei giorni scorsi per trovare una sede ai Mondiali 2020, quella di Varese registra un appoggio importante. Dopo le parole di Renzo Oldani, presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda e organizzatore della rassegna iridata nel 2008, arriva il via libera anche dal comune della città lombarda, che si è reso disponibile a sostenere la candidatura per sostituire Aigle-Martigny, ritiratasi nei giorni scorsi dopo che il Consiglio federale elvetico ha vietato fino a ottobre eventi che riuniscano più di mille persone. I problemi maggiori sono ovviamente di ordine economico, tuttavia se le verifiche e le riflessioni interne alla giunta comunale dovessero dare esito positivo, resterebbe solo da convincere l’UCI, soprattutto se non tutte le prove solitamente in calendario nella rassegna iridata dovessero svolgersi, ma solo le due principali, quella degli uomini e delle donne élite.

“Siamo già in contatto – afferma il sindaco Davide Galimberti – con la Binda e con il suo presidente Renzo Oldani. È ovviamente difficile, dato il poco tempo per organizzarsi, e dopo l’emergenza coronavirus serve una attenta riflessione. Se ci fosse la possibilità, però, perché non provarci?

“Varese – aggiunge l’assessore allo Sport Dino De Simone – ha da poco dato prova di grande attenzione e giuste garanzie, sia sotto l’aspetto sanitario sia sotto quello organizzativo, con il Grande Trittico Lombardo. È stata una delle prime corse per professionisti alla ripartenza della stagione dopo il lockdown ed è stata gestita in maniera ottimale. Avere di nuovo il Mondiale sulle nostre strade sarebbe un sogno“.

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